Il crollo del Bitcoin ha trascinato al ribasso la maggior parte delle criptovalute. Perché è successo?
Si tratta solo di una flessione temporanea? Qui spieghiamo tre cause del crollo del Bitcoin, la criptovaluta più utilizzata al mondo.
Un anno fa, il Bitcoin era scambiato sopra i 60.000 dollari e molti prevedevano che potesse avvicinarsi ai 100.000 dollari. Dodici mesi dopo, molti temono che il Bitcoin possa scendere ben al di sotto dei 20.000 dollari. Un'ondata di massicce svendite di Bitcoin, il cupo contesto economico globale e l'aumento dell'inflazione annuale negli Stati Uniti e in Europa sono state le cause principali di questo crollo. La paura sul mercato continua a crescere, quindi è probabile che il prezzo di questa criptovaluta continui a scendere.
L'inflazione non colpisce solo gli Stati Uniti. L'Europa ha registrato un tasso di inflazione dell'8,1%, il più alto in quasi quattro decenni. Di fronte a ciò, la Commissione europea ha dichiarato che aumenterà i tassi di interesse, come ha fatto in precedenza il Dipartimento del Tesoro. Di fronte a questi annunci, gli investitori hanno reagito con paura e hanno iniziato a vendere disperatamente molti fondi che avevano in criptovalute.
Mercato delle cripto in fase di “estrema paura”
La paura ha raggiunto anche le balene - i maggiori investitori in criptovalute - che si sono unite alla spirale di vendite massicce di Bitcoin. Questo ha creato un effetto domino. Tuttavia, altre grandi balene, come MicroStrategy, hanno dichiarato di essere fiduciose in un rally del Bitcoin.
Di fronte a questo scenario complicato, due importanti Exchange, come Binance e Celsius, hanno temporaneamente bloccato i prelievi di Bitcoin. Questa misura ha aumentato la sfiducia degli utenti, che temono per la sorte dei loro fondi.
Secondo il Fear and Greed Index, ci troviamo in un momento di "estrema paura", su una scala di 11 su 50. Nonostante le notizie così pessimistiche, più di qualche esperto ritiene che sia fondamentale non prendere decisioni impulsive. Non sono pochi gli appassionati di criptovalute che si attengono alla loro strategia di "holdover". Ciò significa che scelgono di acquistare altre criptovalute per tenerle nei loro portafogli digitali, in attesa che il Bitcoin torni a salire.
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