Il termine "Splinternet" riassume l'idea di un Internet diviso in piccole reti nazionali o regionali.
Splinternet è l'opposto del World Wide Web, un sistema di nodi che collegherebbe il mondo intero. La realtà è che, ad oggi, diversi paesi hanno creato le proprie reti. Questo è un tentativo di controllare il contenuto a cui accedono i loro cittadini.
La Grande Muraglia cinese
La Cina è uno dei paesi che ha implementato maggiormente Splinternet. Nella nazione più popolosa del mondo ci sono una serie di regole e tecnologie che bloccano l'accesso a qualsiasi informazione che il governo comunista ritiene dannosa.
Molti dei più importanti social network del mondo non funzionano in Cina. Twitter, Facebook, Instagram, Tumblr, Pinterest, Flickr, Tinder o Snapchat non sono accessibili. Molti esperti ritengono che l'internet cinese sia progettato più come una intranet. In qualsiasi situazione, il governo potrebbe disconnettersi da internet e mantenere il proprio internet operativo.
Censura russa
Il caso della Russia è simile. L'invasione dell'Ucraina da parte di Putin ha ulteriormente aumentato la censura in quel paese. Prima che questo accadesse, Mosca aveva già preparato le sue reti. Ora non è possibile accedere a nessuna delle reti sociali importanti come Facebook, Twitter o Instagram, come avviene in Cina. Nemmeno Telegram, che è stato creato da un imprenditore russo.
I blocchi dell'Unione Europea
L'Unione europea applica il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Per accedere a qualsiasi sito, è necessario accettare i cookie imposti da ogni piattaforma. Altrimenti, non sarà possibile accedere a questi siti. Mentre le piattaforme che non rispettano il GDPR non potranno lavorare in Europa. Questo rende molti siti di notizie statunitensi non disponibili per gli europei.
Le politiche di copyright dell'UE significheranno anche che internet nel cosiddetto "Vecchio Continente" non assomiglierà a quello del resto del mondo.
I dittatori dietro Splinternet
Diversi governi che non sono riconosciuti come democrazie complete hanno anche lavorato per creare il proprio internet nazionale. Questo è il caso di Arabia Saudita, Iran, Siria, Tunisia ed Etiopia.
È contraddittorio che quei paesi che hanno scelto di isolare le loro reti nazionali dall'internet globale siano in una posizione migliore per affrontare una possibile guerra cibernetica. Mentre coloro che credevano in un internet veramente globalizzato ora affrontano il serio pericolo di essere vittime di cyber-attacchi.
Splinternet è una tendenza che ha guadagnato slancio. Tuttavia, c'è ancora una maggioranza di coloro che credono nel World Wide Web come l'asse trasversale da cui si articolano le relazioni economiche e sociali del mondo.
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