Il 21 maggio 2020 ci sarà il prossimo halving di Bitcoin, come ogni 4 anni. La produzione mondiale scenderà da 12,5 a 6,25 bitcoin per ogni blocco, dimezzandosi. Le leggi economiche fondamentali dicono che a parità di domanda, se l’offerta diminuisce, il prezzo aumenta. Teorema che ha avuto la più cristallina delle conferme empiriche nei due halving passati, dal genesis block ad oggi.
Il primo halving è avvenuto il 28 novembre 2012 quando il prezzo di Bitcoin era 12$. Sei mesi dopo, a maggio 2012, il prezzo era più che decuplicato (130$). Da lì a poco avrebbe avuto un’esplosione che ha portato alla grande bolla del 2013 (superando i 1000$ a novembre 2013).
Il secondo halving è avvenuto il 7 luglio 2016 quando il prezzo era 650$. Sei mesi dopo, a gennaio 2017 il prezzo era quasi raddoppiato (oltre 1000$) e da lì a poco avrebbe avuto un’esplosione che ha portato alla grande bolla del 2017 (quasi 20,000$ a dicembre).
Nessuno sa quale sarà il prezzo di Bitcoin, ma se vogliamo tentare una previsione razionale, da qui al 2020 possiamo tenere conto di due soli dati come certezze:
1) la tecnologia Bitcoin sta migliorando, rendendo Bitcoin qualitativamente migliore;
2) l’offerta monetaria si dimezzerà.
Basandoci su questi due punti fermi, è razionale affermare oggi che il prezzo di Bitcoin probabilmente salirà, è irrazionale dire il contrario. Questa è semplicemente la migliore conclusione cui possiamo arrivare coi dati e le informazioni certe oggi a nostra disposizione. Premesso ciò, nel 2020 ci si può quindi aspettare una nuova ondata di utenti attirati anche dal prezzo in crescita, di conseguenza un boom dell’utilizzo dei servizi Bitcoin e una espansione dei volumi di transazioni. Verso la fine del 2017 la rete e l’ecosistema Bitcoin non erano ancora pronti a gestire quell’enorme afflusso di nuovi entrati, l’impennata del costo medio per transazione su blockchain parlava chiaro:
Migliori servizi della rete Bitcoin
In quel momento non c’era alcuna alternativa per Bitcoin: o pagavi quelle commissioni, o non potevi effettuare le transazioni. Ma al prossimo grande rialzo (si spera.), bisogna arrivarci preparati. La rete Bitcoin e tutti i servizi dovranno essere pronti per accogliere la massa entrante e servizi, wallet ed exchange devono giocare d’anticipo preparando il terreno ai nuovi arrivati.
Per il momento il network si sta comportando molto bene con miglioramenti su tutti i fronti:
- I principali servizi ed exchange fanno batching delle transazioni, abbattendo così il numero di transazioni (quindi il costo di commissione, vedasi grafico sopra), nonostante il numero di pagamenti sia aumentato, mostrando un incredibile efficientamento dell’uso delle risorse.
- L’adozione di SegWit è in costante crescita (da 0 al 50% circa in 1 anno, vedi grafico), il che permette di sfruttare uno spazio aggiuntivo al blocco (seppure il blocksize sia fisso a 1MB) tanto da poter anche raddoppiare la capacità della blockchain.
- I wallet iniziano ad adottare indirizzi bech32 (per primo Electrum e a seguire Bitcoin Core, Samourai, Coinomi, Wasabi e altri) che permettono di efficientare ancora di più lo spazio occupato dalle transazioni (vedi wallet compatibili).
Ma il vero punto nevralgico è Lightning Network, sia per una questione di scalabilità che di maggiore privacy degli utenti. ll wallet Electrum sarà parte fondamentale di questo rinnovamento tecnologico, rappresentando finalmente la vera svolta per Lightning Network. Comunque staremo a vedere, maggio 2020 non è poi così lontano.
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